AnonimoC’è altro Nyma. Il cronovisore, questa assurda macchina, potrebbe essere l’uomo. Ho idea che Ernetti abbia attinto dalle sue esperienze nella meditazione. Mi riferisco ad altri stati di coscenza, dove ci ritrova con “oliatissime capacità” di movimento spazio- termporale. In effetti me lo sono sempre chiesto. Se queste “sfere astrali” (definizione orrenda) non esistono, dove vado quando medito? Posso essere il gianni sdraiato nel letto e averne coscienza, ma allo stesso tempo camminare in una campagna inglese e avere la stessa identica coscienza di realtà. Chi pratica sa quel che dico.
Mi bastano pochi respiri profondi e alcune frequenze sonore per “entrare”, ma quanto torno in me faccio troppa fatica a ricordare. Mi sento riposato e forte, avverto i benefici di quella situazione, ma la memoria si sbatte a qualcosa che può essere visto solo dall’interno.
Penso che Ernetti sia riuscito a trasferire nella sua dimensione di veglia comune tutto ciò che io puntualmente dimentico.
Oppure che nel suo convento crescano strani funghi.