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Rispondi a: Sassari.

#58108
Anonimo
Inattivo

Quella periferia sassarese non esiste più, c’è una struttura universitaria, se sto calcolando bene le distanze. Tornando in quell’esatto posto, non penso di ritrovare il signore sorridente, ma di sicuro è rimasta una zona sensibile. La domanda che poni ha implicazioni assurde. Significherebbe che Dio o chi tiene distinti i mondi, non abbia previsto l’avvento della fotografia e peggio ancora, l’avvento del digitale. A tante tue domande o risposto anche a Dem nella discussione “Sassari”. Non sono sicuro di ritrovare il signore sorridente, ma un luogo particolarmente “energetico”. Ho provato a fare questo tipo di confronto. Le zone dove ho avvistato qualcosa si rivelano sempre dense di presenze. E non sono legate alla mia emotività o al mio umore.
Sulla questione del movimento, ci arriverò fra qualche passo. E’ bene che faccia più chiarezza sul discorso, prima di prendermi un tso o passare per chi si è fatto lsd..a boccioni.
Prova ad immaginare il tempo come un pane per tosts. Ogni fetta è quel che definiamo “il presente” e dunque la “realtà” accettata e condivisa. Ma basta agire su semplici parametri fisici per deformare quel pane. Spazio e velocità. Di conseguenza anche il tempo viene modificato. La tecnologia forse sta riuscendo a cogliere le contaminazioni, le briciole di una fetta che ricadono su altre fette.