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Rispondi a: sogno o son desta?.

#56218
Anonimo
Inattivo

@eleandthecats

Bentornata Elena;esistono da sempre varie manzie che l’uomo,nello scorrere del tempo ,ha adattato per sua sete quasi angosciosa,di conoscere avvenimenti futuri;una di queste è proprio la cartomanzia;ma a onor del vero,come si dice,non bisogna prestarvi particolare attenzione ne tantomeno lasciarsi influenzare.Lo so che non è il tuo caso…

Generalmente,i cartomanti veri,sono in realtà dei veggenti,che usano le carte come veicolo per la loro sensività,poichè questa si può esprimere solo in questo modo,ma sono una minoranza,comunque.
Infatti,molte “predizioni”ottenute con questo mezzo di divinazione,si prestano a svariate interpretazioni che si possono adattare a molti avvenimenti.
Però non si può escludere che la tua amica sia dotata di una certa sensitività;di conseguenza il suo responso sarebbe attendibile.

Ovviamente,nel settore della Parapsicologia non bisogna mai affermare un dato fenomeno senza prima averlo studiato e approfondito,anche con l’aiuto della scienza…

Vedi Elena,noi siamo circondati,immersi da quello che chiamiamo mondo fenomenico;in ogni momento,ad ogni istante avvengono episodi che la mentalità comune definisce strani o irreali o frutto di allucinazioni ( cosa quest’ultima che nella Parapsicologia e nell’Esoterismo è moooolto frequente ) ;

Questi fenomeni sono alla portata di tutti,ma la maggior parte dell’umanità o ne è all’oscuro,o li rifiuta a priori,anche per motivi di religione, o non da loro importanza,complice forse anche l’innata paura per l’ignoto.

Solo alcuni invece,decidono di approfondire quel che “vedono”o “sentono” oltre i classici 5 sensi.

Diciamo che è come la differenza che esiste tra il vedere e il guardare !

Quindi,nessuno è un privilegiato,poichè nulla ,nel mondo Spirituale viene regalato,ma tutto va “conquistato”,acquisito personalmente
con costanza e studio di se stessi.
Occorrerebbe approfondire meglio le dinamiche portano l’uomo comune a diventare l’artefice del suo destino,ma andremmo o.t. …
In un’altra occasione…