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Alice Bailey si rifiutò per molto tempo di accettare la veridicità di quella voce;alla fine però,si arrese,cioè allentò la volontà della sua mente…
Soltanto nel 1922,dopo molte insistenze ( non ossessioni ! )da parte di un’invisibile interlocutore,accettò di essere uno “strumento”.
Ogni mattina o sera,ad un’ora fissa,Alice Bailey si metteva in uno stato particolare di raccoglimento,cercando di percepire “un’onda”determinata che era all’origine della voce.
Questa voce la percepiva debolmente,ma chiara;Era la “voce”del Maestro Djwhal,il quale viveva in Himalaja.
Con il progredire dell’allenamento,il sistema di ricezione divenne interiore e mentale.,cioè Telepatia Superiore.
Gli insegnamenti le venivano dati in modo quasi istantaneo dal Maestro Tibetano,e potevano fissarsi nella mente della Bailey che poi li scriveva fedelmente,senza necessità di voce diretta o chiaroudienza.
Quando Alice Bailey aveva dei dubbi,formulava domande mentalmente,domande alle quali il Maestro rispondeva e,nei casi più difficoltosi,lo stesso descriveva dei simboli e l’interpretazione era affidata direttamente alla Bailey,che percepiva i simboli con la chiaroveggenza:i simboli o le scene le apparivano come un quadro,con colori luminosi,brillanti e anche più traslucidi di quelli normalmente percepiti dall’occhio.
Con questo mezzo furono presentati anche,in alcuni casi,antichissimi manoscritti con segni simbolici che la Bailey riusciva ad interpretare.
Molto si deve al Maestro “Il Tibetano” e anche ad Alice Bailey che ha contribuito alla diffusione degli insegnamenti e spiegazioni del Maestro.
Naturalmente,la Telepatia Superiore non ha nulla a che vedere con la scrittura automatica,è bene non confondersi;quest’ultima pratica infatti non è considerata neanche in ambito della Parapsicologia,in quanto fortemente inquinata dall’inconscio personale…
Ecco! Questa è la vera telepatia 😉