Per fornirvi un aiuto alla domanda di Majjhimanikaya, vi posto l’intero insegnamento.
Vediamo quanti punti di vista riusciamo a mettere insieme…
I misteri del cervello umano
Già sapete che l’essere si reincarna dotato del medesimo apparato cerebrale, perfettamente simile per tutti, sia anatomicamente che fisiologicamente, ad eccezione di quelle creature che devono sopportare delle conseguenze karmiche. Lo sviluppo dell’intelligenza però, varia da soggetto a soggetto a causa di numerosi fattori, come l’ereditarietà, le eventuali patologie post-natali, le condizioni socio-ambientali, ecc., per cui, ad esempio, confrontando due individui similmente perfetti, non è raro constatare, alla stessa età, un diverso sviluppo intellettivo, in eccesso o in difetto, e anche questa disparità può attribuirsi talvolta a fatti karmici. In ogni epoca, tanti dotti hanno sviscerato e studiato il cervello umano, ed ora, avvalendosi di innumerevoli e sofisticatissime tecnologie e sostenuti da una montagna di statistiche, davvero impensabili nel tempo passato, sono finalmente giunti alla conclusione che la vera potenzialità cerebrale dell’uomo è ben più ampia di quanto appaia dalla misurazione dei parametri ed analisi approntate, ma il motivo per cui questa potenzialità non si manifesta interamente, resta un mistero anche per gli studiosi più all’avanguardia, che blaterano di “zona d’ombra”, di “parte inattiva” del cervello che appunto, funzionerebbe solo parzialmente. Non possono fare a meno di domandarsi, in contemporanea, seguendo la loro logica, come mai nessun apparecchio abbia mai comprovato l’esistenza concreta di una qualsiasi zona inattiva ché, se così fosse, dovrebbe soggiacere al processo fisiologico di atrofizzazione e regressione anatomica, come per le tante mutazioni avvenute attraverso i secoli, specialmente in molti animali e piante.
È quindi un’ipotesi bislacca, quella dell’esistenza di una zona non funzionante nel cervello umano? Sì! Gli scienziati si ostinano a ricercarla nell’anatomia, ma in realtà una zona inattiva, costituita da neuroni, umori e terminazioni nervose, non esiste! Ciò che i dotti non hanno compreso, e non comprenderanno mai, è che la grande potenzialità intellettiva dell’uomo sta in una mente infinitamente sottile, dipendente dal Perispirito, dal quale provengono le sue vibrazioni, ed è proprio lei la grande porta attraverso la quale un essere ancora incarnato, purché dotato di un certo sviluppo interiore, può introdursi in alcune realtà dell’Oltre! È proprio lei che favorisce la precognizione, la chiaroveggenza, i cosiddetti sogni premonitori, la chiarudienza, la telecinesi e che conserva memoria, sia pure parziale, di talune esperienze anteriori e di talune verità, tutti episodi che possono riaffiorare, spesso accidentalmente, alla vostra mente lasciandovi tanto sconvolti, poiché la chiave del mistero è in voi stessi! Altra sua facoltà è quella di coadiuvare le entità disincarnate nelle materializzazioni di ogni tipo, comprese le voci e le musiche trascendentali.
A questo punto, però, nel timore di venire frainteso, ribadisco che le materializzazioni sono innanzi tutto dovute all’opera e alla volontà delle varie entità disincarnate preposte a tale compito, e che il sostegno dell’elemento umano è certamente utile, ma non indispensabile. Lo so che i concetti che vi ho esposto questa sera non sono molto facili da comprendere per voi, ma confido nell’ampliamento del vostro Sentire e, in caso di discordanza, vi invito ad un sereno dibattito (che sempre dovrebbe fare seguito ai nostri insegnamenti!) Ho l’obbligo, comunque, di chiudere il mio discorso con il fatidico per quanto mi consta di buona memoria, ed auguro a tutti una serata soddisfacente.
Tommaso