Alceste il nome è voluto, anche se mi sono avvicinato alla filosofia indiana da poco!
Anch’io ho sempre pensato che il bagaglio culturale che ci portiamo dietro, durante la nostra esistenza, abbia un valore inestimabile. proprio per difendere questo valore, per trasmetterlo ai posteri, mi sono appassionato all’archeologia. Purtroppo quello che riusciamo a percepire di una civiltà perduta risiede nei beni materiali che questa civiltà ci a lasciato. Molti non riescono a capire quanta conoscenza perdiamo da una generazione all’altra.
La consapevolezza di un’altra vita era talmente forte e talmente radicata nell’immaginario delle culture passate da aver superato addirittura la barriera del tempo (penso allo sforzo immane nella realizzazione dei monumenti megalitici del neolitico o delle piramidi, o allo sviluppo di tradizioni complesse come quelle orientali). A mio avviso questa barriera è invalicabile per una società come la nostra.