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@ Franzisca90
Ma dai, scherzavo… però ricorda che in questo settore in particolare è importante usare i termini appropriati; sapessi di quanto potrebbe cambiare il senso di un discorso a causa di un termine improprio…
Bene, parliamo del Karma individuale, ti avverto però che ti stai addentrando in uno degli argomenti più ostici del percorso spirituale.
Il Karma non è argomento che si possa spiegare facilmente; esso, contempla milioni di varianti, non sempre alla portata della nostra comprensione.
Per rispondere alla tua domanda, ” le azioni che facciamo in questa vita come ricadono in quella seguente”.
Non è necessariamente questa la sequenza: In linea di massima si deve rispondere alla “Legge di causa-effetto” cioè, quello che fai agli altri in questa vita, la successiva verrà fatto a te, concetto espresso un po’ troppo semplicisticamente, in realtà potresti decidere di subire prima “l’effetto” senza averne acceso “la causa”. Molte entità propendono per questa decisione, lo scopo è quello di anticipare il Karma. Il Karma e la Legge di causa-effetto”, non vanno visti come fosse una punizione da scontare, un castigo; devi considerare che lo spirito per evolversi ha bisogno di provare TUTTE le esperienze, nel bene e nel male. La Legge di causa-effetto in realtà serve a fare provare tutte le esperienze necessarie alla crescita spirituale, ti faccio un esempio: Se in questa esistenza io sono il carnefice, nella prossima sarò la vittima, ma ripeto, NON per punizione, ma per insegnamento e cioè, avendo provato l’esperienza come carnefice, provando il suo opposto, quella della vittima, avrò compreso qual è il male e quale il bene.
Questo argomento, per poter essere approfondito come merita non basterebbe una biblioteca… ma se mi farai delle domande mirate, magari non ti faccio sorbire tutti i discorsi periferici.
Ora passiamo all’insegnamento sul Karma individuale, posterò due comunicazioni, una più interessante dell’altra, poi mi dirai.
La Legge karmica
La legge karmica, evento precipuo sul quale è basata la filosofia orientale, culturalmente tramandata da millenni avanti lo stesso Evento Cristico, non ha trovato mai molti seguaci nel mondo occidentale, né in altri continenti. Soltanto in quest’ultimo secolo ed in ambiti ristrettissimi, ha risvegliato un qualche confuso interesse, come piuttosto confusi ed impreparati sono stati, in genere, i suoi divulgatori fino a tutt’oggi.
Forse è proprio tale ignoranza diffusa a fare da deterrente, dal momento che non si può insegnare… ciò che non si sa, ma è anche a causa del rifiuto e della negazione ad oltranza da parte della chiesa cattolica, se la tesi reincarnazionista e, conseguentemente, i cosiddetti debiti karmici, sono tanto avversati dai limitatissi-mi benpensanti ed etichettati come insane fantasie consolatorie!
A questo punto, vi chiederete quale peso avrà tale rifiuto sulla bilancia dei miscredenti. NESSUN PESO… se non avranno avuto in vita la possibilità di studiare l’argomento, o peggio, l’occasione di venirne a conoscenza; in caso contrario, ciò sarà loro addebitato come omissione.
Le pagine del Grande Libro Mastro attendono ciascuno, e ciascuno dovrà vergare, di proprio pugno, parole e cifre conformemente a quanto avrà apportato. Questa è la vera insindacabile giustizia! Le fantasie consolatorie son altre… da qualsiasi fonte provengano. Vita e morte non avvengono a caso, né tutti gli eventi disseminati nell’arco di un’esistenza, e riprovevolmente parziale sarebbe quel PADRE che donasse ricchezza e salute a certuni dei suoi figli, riservando ad altri soltanto miseria e malattia. Dovrebbe bastare riflettere seriamente su tale semplice concetto, per giungere alla completa accettazione della tesi reincarnazionista!
Una persona, che faceva parte nel passato del nostro cerchio, rimase alquanto destabilizzata ed in vena di contestazioni, nell’udire dall’entità di turno che una bimba, del tutto innocentemente, subiva, come proprie conseguenze karmiche, ripercussioni di un vincolo assai tormentato, che un tempo univa due adulti, a lei vicino. La persona in questione riteneva una specie di sacrilegio la comprensione di tutto ciò, e a tale luce raziocinante era ben certa di valutare giustamente… ma si domandò mai (magari in seguito e dopo aver approfondito i suoi studi sul Karma) se non avesse giudicato le parole del Maestro un po’ troppo irriflessivamente? Perché quel suo rifiuto totale, tanto precipitoso? Evidentemente quella creatura necessitava di percorrere un altro po’ di cammino, al fine di saper accantonare i propri preconcetti ed acquisire un’ottica ben diversa, più allargata e globale di quella umana.
Di certo, quella bimba era innocente delle diatribe in cui era venuta a trovarsi e fra le quali viveva con grande sofferenza, ma non scordiamoci che, come ogni altra creatura, era segnata dal marchio di Karma precedenti e tutti propri, e comunque, la sofferenza o la morte di un bimbo, oltre che mezzo, strumento, per soddisfare i propri debiti spirituali, è sempre preziosa, sonante “moneta” per pagare quelli altrui, quelli accesi dai genitori e da tutte le persone che lo amano! Non avrebbero senso, altrimenti, le tenere esistenze stroncate al loro nascere e, ancor più, il martirio di tante malattie o di spietate esecuzioni! Ne avete visto a centinaia, in queste ultime immagini di guerra: bimbi trucidati, bimbi arsi vivi, bimbi smembrati dagli ordigni, con le manine ancora avvinghiate ai loro poveri, inutili balocchi! Le vostre urla d’indignazione, di raccapriccio e d’impotenza arrivavano continuamente nella nostra Dimensione: “Dov’è Dio? Perché Dio lo permette? Perché Dio non fulmina gli assassini? DIO NON C’È!” DIO C’È! È l’uomo ad avere smarrito il senso della vita, il rispetto della vita, l’amore per la vita! È la lotta, l’eterna lotta fra il Bene ed il Male, quella che incombe, come non mai, su tutta l’umanità, e lo sterminio, credetemi, andrà oltre, ed altri focolai di guerra si accenderanno e divamperanno, mietendo vittime su vittime, fino ad estinguere i singoli Karma, fino all’ultimo giro di ruota!
Catastrofi belliche a parte, è d’uopo che io faccia riferimento anche a quei casi, abbastanza frequenti, di intere famiglie che i soliti maghi diagnosticano essere colpite da chissà quale maledizione. Intendo parlare di gente, una volta danarosa, sana, soddisfatta, che all’improvviso si vede cadere in stato d’indigenza e di malattia (la classica gallina dalle uova d’oro per un ciarlatano senza scrupoli, che finirà di disossarla!) Anche in questi casi, è innanzi tutto questione di Karma, come del resto lo è nel caso inverso.
I sortilegi c’entrano ben poco.
Tommaso
Una vittima delle Torri Gemelle
Sono rimasta sepolta sotto un’ala del Pentagono, ma non provo rancore per chi ha provocato la mia morte, perché è stato il dito che ha premuto l’interruttore della mia corrente. Vi sembrerà strano questo, ma è così. Tanti miei compagni di sventura li sento ancora imprecare, e scorgo i loro corpi come rigonfi di tutti i fumi e le polveri che ci hanno soffocato, mentre io ho la sensazione di essere leggerissima e di muovermi con straordinaria agilità, e c’è da ridere pensando che il mio Joseph mi chiamava scherzosamente aerostato!
Povero, povero caro! Ho dolore per lui, rimasto da solo, e anche per Shila la nostra vecchia cagnetta. Chissà come guairà, cercandomi invano per la casa!
Oh, ma non mi sono presentata… mi chiamo Jessie Carsson, sono di sangue misto, nata in Virginia, Joseph fa il camionista e io lavoravo al Pentagono per un’impresa di pulizie. Il mio lavoro finiva sempre molto prima dell’arrivo degli impiegati, prima dell’ora in cui accadde la tragedia, ma quel giorno ho chiesto di fare dello straordinario perché mi servivano dei soldini in più, per festeggiare i cinquant’anni del mio Joseph. Mi ero messa in testa di regalargli un televisore portatile, perché potesse seguire le sue amate partite in ogni momento.
Davvero mi rammarico tanto per averlo lasciato! È stato un matrimonio felice, il nostro, un matrimonio di oltre vent’anni, ma ora so che era il mio momento di lasciare il mondo e che era giusto che finissi come sono finita, perché ho già preso coscienza delle brutture commesse, in un’altra epoca.
Per un essere immondo che, un giorno, aveva sepolto viva una bambina dopo averla stuprata, morire asfissiata sotto una montagna di macerie era il castigo più adeguato. Io, Jessie Carsson, ho avuto la morte che detti!
Tommaso: Mi pare che non ci sia necessità di commentare.
Per le testimonianze, dimmi se hai preferenze o se preferisci che a scegliere sia io.
A presto