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ciao Franzisca90,
ti ringrazio per la considerazione che ti sei fatta di me.
Cercherò di dare le risposte alle tue domande sui sogni, inserendo qualche stralcio di alcune sedute.
1)
Molte volte voi credete di sognare
Ho compiuto più volte la circumnavigazione della Terra, balzando da un continente all’altro, e una volta ti ho prelevata nottetempo e condotta con me. Tu, lo so, l’hai scambiato per un sogno, ma era realtà! Abbracciati, ci siamo lasciati trasportare nell’etere e tu eri al colmo dello stupore potendo distinguere, nitidamente, la sfericità dei contorni terrestri e i colori diversificati dei mari, delle montagne innevate, dei boschi, dei deserti… ricordi quel “sogno”?
Molte volte voi credete di sognare, ma ti garantisco che molte volte non si tratta di fantasie oniriche, ma di vere escursioni astrali! Questa diversità dovreste facilmente comprenderla dalla particolare vivezza di quelli che ritenete sogni e dall’emozione che vi procurano e vi lasciano dentro.
Tommaso
2)
Ti racconto un tuo vissuto
Molte sono le entità che hanno disquisito e continuano a disquisire sui debiti karmici, da tempo quindi avete appreso che il Karma è l’insieme di azioni, positive o negative, che di esistenza in esistenza costituiscono una specie di catena, alla quale l’uomo è legato e che, di conseguenza, determina il Samsara individuale al quale è assoggettato. Questo a grandi linee è l’insegnamento di base, poiché in realtà il tutto è assai meno semplice e scontato di quanto vi può apparire, ma se osassi tentare di approfondire l’argomento (più di quanto non abbiano fatto i Maestri) sarebbe un grave atto di insubordinazione e di presunzione, mentre invece ho ampia coscienza delle mie limitazioni.
Comunque, per aiutarvi ed aiutare soprattutto te cara Teresa, a comprendere ed accettare certi eventi, ho il permesso di parlarti di una tua esperienza precedente alla quale accennò un altro Maestro, in altro tempo ed altro contesto… ho l’obbligo però, di puntualizzare che ciò accade assai raramente e quando sussista una reale necessità, come ho l’obbligo di consigliarvi molta cautela nel prendere in seria considerazione tutti gli esperimenti di regressione indotti dall’ipnosi. Non nego la possibilità che ciò effettivamente avvenga, qualora il soggetto sia trattato da un abilissimo e sensibilissimo esperto, badate bene, ma vi assicuro che nella maggior parte dei casi, i ricordi, talvolta dettagliatissimi di presupposte esperienze già vissute, altro non sono che fantasmi e fantasie emergenti dal subconscio…
Nel caso suaccennato che ti riguarda invece, la rivelazione, allora parziale, è avvenuta al di fuori di ogni metodo d’induzione e quindi del tutto involontariamente da parte tua, e ciò basta a confermarne l’autenticità (che del resto, in seguito fu sostenuta e comprovata anche dall’entità Alexander) Ora io mi assumo il compito di riassumere la storia, essendo in possesso di ulteriori elementi che ti aiuteranno a meglio comprendere…
All’alba di un giorno ormai lontano, in stato di allocoscienza, un flash ti riportò in un sito vastissimo e sconosciuto ove, raggomitolate su giacigli di paglia e di stracci languivano creature morenti! Il luogo era spettrale, il pavimento lastricato irregolarmente con un acciottolato nero e viscido, la luce fioca e fumosa, che scendeva da grandi fiaccole fissate lungo le pareti intervallate da mezze colonne. I lamenti erano il solo coro che completava l’opprimente scenografia nella quale ti vedevi muovere, andare, e chinarti dall’una all’altra di quelle creature, porgendo loro una larga ciotola di legno piena d’acqua. Riaffiorasti alla realtà con ancora l’eco di quei gemiti nelle orecchie, ricordi? (Ed io, per sdrammatizzare la tua evidente angoscia, ti suggerii di… giocarti i numeri al Lotto!)
Parecchi anni dopo, in un viaggio verso Parigi, capitasti casualmente nella cattedrale di Bruges sur la Marne e, varcato il portale, rimanesti come pietrificata, inchiodata alla pavimentazione d’acciottolato nero e sconnesso, mentre il tuo sguardo incredulo scorreva sulle pareti intervallate da mezze colonne, alle quali erano ancora infissi grossi anelli di ferro, antichi supporti di fiaccole. Quando il martellamento del tuo cuore si placò e potesti finalmente riaffidarti alle tue gambe, corresti verso le bacheche nelle quali, in varie lingue era succintamente riportata la storia della chiesa, e fra i tanti fatti, anche la sconsacrazione dopo che Napoleone l’aveva destinata ad accampamento per truppe e cavalli… ma dei vari particolari, tu eri CONSAPEVOLMENTE alla ricerca del solo che avvalorasse quel flash già lontano e quasi dimenticato, e che inaspettatamente ti si era riproposto all’ingresso. Infatti, trovasti la notizia che la chiesa, durante la pestilenza scoppiata a Parigi alla fine del 1500, era stata adibita a lazzaretto, dove convogliavano le vittime ormai condannate del morbo.
Il resto te lo disse Alexander… ma io oggi ho ottenuto di dettagliarti tutta la vicenda, e di ciò devi essere grata ai miei Maestri ed in particolare a colui che era al tuo fianco durante quel “trasporto” che tanto in energia ti è costato! (La vostra dedizione è sempre premiata Teresa, in un modo o in un altro, anche se generalmente ne restate inconsapevoli…).
Prima di proseguire, ti invito a considerare il seguito come un “gioco ad incastro”, sarà necessario quindi che tu incaselli pazientemente, tassello dopo tassello, ma tenendo conto che i tasselli che risulteranno mancanti, fanno ormai parte di altri “giochi” già compiuti…
Seguono dieci minuti di assoluto silenzio…
-Nascesti nei dintorni di Parigi e crescesti senza madre, morta qualche giorno dopo la tua nascita a causa di un’infezione puerperale. Benché giovane e ricco, tuo padre mai prese in considerazione l’idea di passare a seconde nozze, vivendo soltanto per te, nella tua ombra e colmandoti di attenzioni e di agi, cosa che influì negativamente sulla formazione del tuo carattere, che divenne ben presto quello di una creatura superficiale, capricciosa e ribelle ad ogni tipo di imposizione (proprio tutto il contrario di come sei stata in quest’esistenza, vero?).
Tuo padre, in definitiva, fu la tua prima “vittima” e la sua rassegnata debolezza gli impedì di ostacolare le tue nozze, avvenute in età piuttosto precoce con un tizio molto più maturo di te e che, dotato del solo suo titolo altisonante, ti sposò esclusivamente per amore del patrimonio che avevi alle spalle (analizza e confronta il rapporto genitore-figlia di allora e di oggi).
Fu un matrimonio infelice, che non seppe minimamente unirvi nonostante la nascita di due figli maschi, anche perché il tuo compagno, scomparso tuo padre, con abili raggiri riuscì ad investirsi del ruolo di amministratore unico delle tue sostanze, cosa che moltiplicò i vostri scontri, che si esaurirono soltanto con la morte repentina ed inaspettata di lui. Quella perdita ti… rallegrò. Sì Teresa, proprio così! Ben diversa era allora la tua sensibilità! Ti sentisti invece finalmente libera, con una rinnovata voglia di vivere, di adornarti, di divertirti come facevano tutte le donne di condizioni sociali uguali alle tue, e ti calasti in ogni festa, in ogni convivio, senza nulla sacrificare ai tuoi doveri di madre! (Continua a confrontare il tuo Sentire di allora con quello di adesso…).
La vera tragedia ti colpì pochi anni dopo; ti colpì per ben due volte, quasi contemporaneamente: appena diciottenne, il tuo primogenito rimase ucciso duellando per i begli occhi di una fanciulla, mentre il secondo finì sotto la violenza di un predatore dopo una notte trascorsa fra i bagordi. Soltanto sotto queste tremende sferzate del destino, cominciasti a prendere coscienza di tanti tuoi errori ed omissioni, prendesti coscienza di non avere amato e rispettato abbastanza chi avresti dovuto più amare e rispettare… prendesti coscienza dei VERI e dei FALSI valori della vita e dei compiti che ciascuno dovrebbe assumersi per viverla in pienezza sì, ma con dignità!… prendesti coscienza soprattutto di avere dato ai tuoi figli esclusivamente la tua ricchezza ed il prestigio del nome di colui che avevi sposato, ma non una guida amorosa e saggia, un aiuto morale, un buon esempio…
L’epidemia di peste era esplosa all’improvviso, dilagando in breve da un capo all’altro della città e mietendo migliaia di vittime, ma tu non ne fosti atterrita come tutti, come la tua stessa servitù che scappò da Parigi sperando di scampare al flagello. Tu la morte la cercavi! Per questo, dopo aver devoluto ogni tuo avere a favore di un’Opera Pia, che più tardi sarebbe diventata la congregazione del “Sacre Coeur”, abbandonasti la tua sontuosa dimora, e dopo un viaggio estenuante approdasti al lazzaretto di Bruges sur la Marne.
Altro non mi è concesso di rivelarti, Teresa… nemmeno se sopravvivesti alla pestilenza durante quella tua volontaria missione penitenziale… Rifletti su questa storia; la vita talvolta è davvero un romanzo, ma non c’è realtà che non possa superare la fantasia! Se rifletterai seriamente, ne trarrai senz’altro luce, ma ricordati che, pure incasellando diligentemente i vari tasselli del gioco, mai potrai giungere a comporre completamente e chiaramente il “disegno”, che apparirà perfetto in ogni sua parte soltanto quando sarà arricchito da altri tasselli definitivi, secondo la legge per voi ancora non interamente comprensibile, che regola il moto della Grande Ruota!
Tommaso
Sono di nuovo io, scusami se mi sono dilungato troppo, ma credo che questi due messaggi di Tommaso possano in qualche modo portare un pochino di luce nei tuoi pensieri.
Per quanto riguarda il tuo fidanzato invece, non sono nuovi fatti come quello successo a te; a volte può capitare che una persona legata da un profondo affetto, che sia amore o amicizia, venga a portare “di persona” il suo ultimo saluto; questo ovviamente avviene con le persone dotate di una sensibilità tale da riuscire a percepirne la presenza.
Le “entità incarnate come siamo noi” a che piano sono? Sono esattamente del piano del livello evolutivo raggiunto individualmente, partendo dal secondo piano astrale e difficilmente superando il terzo piano mentale, oltre il quale ci si incarna solo ed esclusivamente per missione (o costrizione!…).
Chissà se anche questa volta sono riuscito ad essere esaustivo… ma se così non fosse, sai che sono sempre a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Ci sono altri due topic inseriti da me recentemente, perché non provi a dargli un’occhiata?
Aspetto domande
Roberto