Ero presente e vedevo e sentivo tutto, il chirurgo non ha chiesto niente a nessuno assistente, andava avanti con il suo lavoro operatorio.
Dal mio canto accusavo dolore, allora l’infermiera con una maschera nera (quelle che si vedono nei film) di plastica mi coperto le vie respiratori poi mi sono addormentato.
Che sia una prassi non lo so.
Da dopo l’operazione che tento di reagire a questa convinzione, cercando spiegazioni logiche razionali differenti. Non c’è stato modo il più delle volte non mi posso dare altre spiegazioni che mi portino a dire sono stato spiato.
Per questo penso al microchip sottocutaneo tipo: http://fr.wikipedia.org/wiki/Puce_sous-cutan%C3%A9e è in francese in italiano non l’ho trovata. Si dovrebbero chiamare microchip sottocutanei RFID.
Non so la potenzialità di un tale strumento, ma ho capito che in una capsula poco più grande di un cicco di riso, c’è anche una bobina di rame, che permette di ricaricare una batteria sfruttando il cambiamento della temperatura corporea.
Ci detto non so nemmeno se sia questa la tecnologia utilizzata.
La TAC non so se è in grado di rilevarla. Tuttavia esistono dei lettori di microchip.
Esempio: http://www.parapharma-veterinaire.com/en/lecteur-max-plus-xml-410_341_356-1021.html usato per leggere i microchip sottocutanei inseriti negli animali.
Con tale sistema potrei individuarla? Non so dove andare a parare…