Grazie hackboy, Si, ho la cartella medica.
Visite successive no. Almeno non per controlli sull’operazione.
L’operazione era varicocele. In breve, un operazione eseguita con un taglio di 3-4 cm in basso e di lato a livello addominale.
Con l’operazione si recide la vena che porta sangue al genitale perché se troppo gonfia forma una risacca che non permette una regolare circolazione sanguinea, provocando un riscaldamento eccessivo dell’organo genitale, che normalmente si trova a qualche grado di temperatura inferiore alla temperatura corporea.
Varicocele alla vena di un testicolo quindi.
In internet ho trovato che la varicocele può essere prima curata tramite l’uso di sospensori o creme che possano rafforzare o restringere il condotto della vena. Internet nel 1998 non lo usavo ancora, meglio detto, probabilmente non sapevo nemmeno cosa fosse.
Ad ogni modo la diagnosi medica è stata varicocele e la cura prescritta senza alternative l’operazione chirurgica. Alla quale mi sono conformato.
Sulla cartella comunque non c’è scritto che poi l’operazione è stata eseguita con anestesia totale. Per questo mi chiedo se non è stata solo una perdita di coscienza per via del panico occorso quando ho visto l’infermiera che mi si avvicinava con la maschera per coprirmi le vie respiratorie. Io pensavo fosse una maschera per inalarmi qualche anestetico e mi sono opposto verbalmente dicendo di no, ma l’infermiera mi ha coperto le vie respiratorie e sono andato nel mondo dei sogni.
Dalla sera dopo l’operazione temo il peggio, anche se ahimè sembra fantascienza.