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Rispondi a: Serial Killer nella storia.

#45224
Anonimo
Inattivo

Certo che chi tratta così un bambino è un mostro,ma non tutte le vittime diventano carnefici,perchè c’è sempre la libertà di scegliere, se fare del male o del bene.Quando si soffrono certi patimenti la mente può trovare molte strade per difendersi,ed è facile perdersi,odiare il mondo e la gente e’ la cosa più facile per una persona sofferente,finisce per spersonalizzare gli individui,diventano tutte incarnazioni di ciò che li ha feriti e umiliati,ogni gesto o parola vengono ingigantiti e interpretati come attacchi alla propria persona,e lì può scattare l’impulso omicida,come una forma di vendetta contro la società che non si è mai preoccupata per loro.