Home Page › Forum › MISTERI DEL MONDO › Stranezze ed altri argomenti › Pena di morte nel Vaticano › Rispondi a: Pena di morte nel Vaticano
Ciao KAR,
Questo è quello che ho trovato KAR ma non mi sconvolge tanto, Una guerra è stata fatta nel nome della Chiesa figuriamoci quante esecuzioni furono fatta nelle suddette…
Le leggi pontificie, una commistione di codice civile e religioso, erano tanto rigide con il popolo e con i liberali quanto erano permissive con la nobiltà, specialmente se di appartenenza a famiglie che annoveravano fra i loro membri uno o più vescovi o cardinali, i quali a quei tempi rappresentavano il “sistema”: giudici, ministri, persino il capo della polizia, appartenevano tutti al clero.
Dal 1796 al 1864, a mettere in atto le alquanto frequenti esecuzioni, a Roma operò un uomo solo, Giovanni Battista Bugatti, il cui nomignolo mastro Titta divenne leggendario: nel corso di un’attività durata 70 anni, mise in atto 516 condanne, o giustizie, come si chiamavano allora.
È da lui che il termine “mastro Titta” cominciò ad essere usato a Roma come sinonimo di boia, tanto per i molti che lo precedettero quanto per i pochi che seguirono.
PER APPROFONDIRE: http://mp_pollett.tripod.com/romac12i.htm
: espulso : :cheers: