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Innanzitutto scusa Karasciò, hai ragione tu ho letto “un saluto Uggio”. Però è bellino Uggio, chissà che in futuro non lo usi, che ne pensi?
Bruciare i nastri potrebbe essere un idea, ma tutte quelle prove sull’aldilà. E’ una vita che cerco di dimostrare agli altri che la vita non può essere rinchiusa in un corpo di carne e solo per un breve lasso di tempo ed ora che ho qualcosa in mano mi dispiace disfarmene. Potrebbe essere interessante trovare qualcuno che analizzi i nastri dal punto di vista negatività positività in modo da capire se c’è qualcosa che non va.
Per adesso voglio lasciarle nel cassetto, poi si vedrà.
Con la tecnica del nastro rovesciato, quando si inizia, entrano molte entità, è una sorta di caos. Occorre un po’ di tempo prima che uno spirito guida prenda il sopravvento e selezioni chi deve parlare e chi starne fuori. Io, non ero giunto alla seconda fase. C’erano voci di tutti i generi. Alcune frasi erano rivolte a me, altre non ne comprendevo il significato. Quello che mi ha sempre colpito è la logicità dei discorsi, più o meno lunghi. Una volta che avevo fatto una pausa di un mese circa, al riascolto delle voci un’entità mi ha comunicato: ” O Spoto, più con noi” (Spoto è il mio cognome). Un altra entità mi esortava ad essere puro. Un’alta ancora ha comunicato la seguente frase: “La ricerca senza vedere è sempre buona” . Poi, ho registrato un canto bellissimo con frasi da far rizzare i peli. Pensate che ho registrato un canzone classica, come ce ne sono tante. Rovesciando il nastro è uscita fuori un’altra canzone, tra l’altro anche bella e con frasi, come ho detto, belle.
Sono anche convinto che se ricomincio le voci ritornano. Io credo che tutti possiamo sperimentare con la tecnica del nastro rovesciato, solo è bene farlo con qualcuno vicino che ci aiuti e ci eviti problemi.
Sono stato troppo impulsivo, forse la mia mente e il mio corpo non erano pronti a ricevere tali comunicazioni, più che pronti dei protetti e così qualche entità negativa è entrata e ha portato scompiglio.
Ma come faccio ad essere puro, sono un essere umano, che sbaglia come tutti, non sono un santo con l’aureola. Mi ritengo una persona perbene, ho dei buoni principi, ma forse la purezza necessaria è di altro tipo.
Bo, resta il fatto che la voglia di dimostrare agli altri che la vita non termina con la morte è notevole e forse forse è più importante per me che per gli altri, visto che amo la vita più di ogni altra cosa.
Un caro saluto
Eugenio