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Le domande che ti poni spesso me le son fatta pure io e, sinceramente, non sono riuscita a trovare una risposta accettabile. Probabilmente non sono riuscita a trovarla perché, in quanto essere umano, va oltre i limiti mentali di una mente inferiore. Non possiamo comprendere il reale comportamento di qualcuno che è lontano da noi anni luce; credi che le formichine dentro il loro formicaio potranno mai comprendere il mistero della vita sulla terra in cui nascono, crescono e muoiono?
Esse si affannano soltanto per sopravvivere ma realmente non detengono alcun sapere che vada oltre il loro naso. Per quanto noi umani possiamo fare supposizioni e cercare di darci risposte, non saranno mai quelle giuste o complete.
Se dovessimo ascoltare il punto di vista religioso (per tornare al titolo originario del topic), credo che la spiegazione per il male e il dolore sulla terra, chi più e chi meno la conosciamo tutti ma la verità su perché esiste la presenza del male tra noi (denominato con appellativi diversi), è qualcosa che resterà disattesa ancora nel tempo.
L’umanità continua a voler dare spiegazioni religiose o scientifiche e si divide sempre in due su quest’argomento così controverso, concludendo che una o l’altra parte finisce con il non credere alla presenza del male come entità a sé. Per i religiosi deve per forza essere qualcosa che ha avuto origine da Dio e per gli scienziati è legato solamente alla psiche della mente umana.
Resta il fatto che il male esiste e può assumere anche un corpo fisico che va oltre le allucinazioni umane, un corpo tangibile che emana sensazioni termiche e olfattive e ha una propria volontà slegata da altri soggetti.
Cose da film, starà pensando qualcuno e io glielo lascio pensare, perché non me ne entra nulla in tasca a convincerlo del contrario e, negli ultimi anni, sono diventata abbastanza opportunista perché il male qualcosa te l’insegna e, sinceramente, non ho alcun tornaconto a far cambiare i pensieri degli altri ma nemmeno m’interessa se chi legge inizierà a ridere alle spalle.
Sento solo di insistere nel dire che il male può avere un suo corpo fisico ma che non è fatto solo di questo, egli può essere ciò che vuole e stare tra noi a nostra insaputa, fin quando non decide di manifestarsi.
Arriva da Dio? Arriva dalla scienza? Ai posteri l’ardua sentenza.
Egli c’è, esiste e di qualsiasi cosa sia fatto, è capace di condizionare il comportamento di noi minime formichine.
Non significa che l’uomo non ha responsabilità riguardo ciò che compie, se decido di ammazzare sono consapevole di quanto sto per fare e la responsabilità è mia prima di ogni altro.
La nostra mente è però così minima dentro la sua scatola cranica, fatta di sostanza organica e impulsi elettrici, che non sappiamo in quale modo un’entità esterna e grandiosa come il male, può entrarne e uscirne a suo piacimento.
Il libero arbitrio esiste sempre in chi è sano e capace d’intendere e volere, ma questo mondo a noi invisibile in che misura lo condiziona?
Siamo davvero convinti di appartenere a noi stessi? O non siamo noi stessi solo un anello della grande catena esistenziale come le formiche?
Chi siamo noi per le formiche? Io credo che siamo Dio.
C’è sempre qualcuno di superiore che diventa il Dio dei più piccoli, forse è per questo che se il bene continua a diradarsi sulla terra e il male aumenta, il Dio degli uomini potrebbe essere solo il male.
E se il male è un entità a se cosa non farebbe per diventare il Dio su questa terra?
Tranquilli non ho bevuto ne mi son drogata e non mi rifaccio alle credenze religiose che son distanti da me, ma alla fine ogni teoria, religiosa e non, è intrisa di aspetti appartenenti ad altre teorie, sempre fatte dall’uomo!
La verità dov’è?
La troveremo mai finché l’orgoglio continuerà a volerci far sentire uniche menti eccelse su quest’universo?