Per quanto riguarda la figura di Akhenaton (fu Amenothep IV), penso sia una delle figure più enigmatiche e al tempo stesso importanti della storia dell'umanità. la sua figura da pazzoide è dovuta alla damnatio memoriae, praticata dai successori al fine di screditare l'operato del sovrano precedente arrivando a punirlo nel peggiore dei modi, cancellando ogni sua memoria appunto; una pratica molto utilizzata dalle società antiche (tra cui i romani).
La cosa che più colpisce di questo faraone sta nel fatto che non si pose più come la rappresentazione di Dio in terra, bensì come "strumento di Dio", come in seguito fecero gli imperatori bizantini due millenni dopo, enunciando una serie di principi che sono molto simili a quelli cristiani. Qui sta l'unicità del personaggio.
Per quanto riguarda l'imposizione del cristianesimo a Roma quello è un fenomeno ormai ben documentato, anche nelle motivazioni che spinsero i ceti più alti ad abbracciare una religione così rivoluzionaria; in Egitto invece, l'errore che fece Akhenaton fu probabilmente quello di espropriare la potentissima casta sacerdotale del potere acquisito in secoli di tradizione. se ciò non fosse avvenuto probabilmente la religione monoteista avrebbe attecchito sicuramente prima del canonico anno 0.
Detto questo nasce l'interrogativo sul motivo che spinse i popoli occidentali a liberarsi dalla concezione politeista per abbracciare un unico Dio. Perchè ad esempio in oriente e in America non ci fu questa evoluzione culturale?
Vedi, non esistono scienze esatte. Tutto il lavoro dell'uomo si basa su una serie di interrogativi. procedendo a ritroso possiamo cercare di dare una risposta ma poi ti accorgi che quella risposta genera altre 2 domande.

Anche la religione ha sempre una base storica, storia e religione sono due facce della stessa medagia, solo che la faccia religiosa è sporcata dalla mancanza di fonti documentabili e dall'inquinamento dato dal mito.
Per quanto riguarda il libero pensiero, molti studiosi fanno il grave errore di considerare le scoperte degli ultimi secoli come veri e propri fondamenti. Considerando tutto quello che ho appena scritto capisci che anche in archeologia niente è certo, tutto è completamente ribaltabile alla luce di nuove scoperte. Io attualmente, non potendo più fare dell'archeologo il mio mestiere ne ho fatto il mio passatempo preferito, e questo mi permette di stare fuori dalle imposizioni accademiche.
Scusa se mi sono dilungato troppo, ma sono sempre questioni troppo complesse da discuterne davanti ad un computer. Terminando credo che qualsiasi tipologia di studio stimoli la crescita interiore, fondamentale è la passione per quello che si fa. la passione è il motore della crescita.