Rifacendomi all'utente Isabelle, è indubbio che molte volte, proprio nello scorrere della vita di tutti i giorni, i numeri si affacciano spesso in maniera sconcertante, inserendosi nelle nostre vicende con aspetti estremamente coinvolgenti.
I numeri in sè, hanno da sempre costituito un "supporto" alle elaborazioni "magiche" per il cui simbolismo non esprimono solo il concetto di quantità, ma configurano anche idee e forze. Se valutiamo la numerologia, si scopre che i numeri non vengono considerati solo per il loro valore matematico, ma anche, soprattutto, per assumerli nel loro significato metafisico, esoterico e filosofico. Ogni numero ha la propria caratteristica, una sua specificità e un suo recondito significato "magico". Nondimeno il 2 e il 10 di Isabelle ...
l'interpretazione dei numeri è fra le più antiche pratiche mistiche, che si inseriscono nelle speculazioni filosofiche. Secondo Platone (avrà mica appreso da Odifreddi?...

) il numero era il più alto grado della conoscenza umana, l'espressione dell'essenza dell'armonia sia cosmica che interiore. Interpretandoli, Pitagora, che di numeri se ne intendeva... dava ai numeri l'idea dell'armonia tra macrocosmo e microcosmo. Il suo pensiero infatti rapporta i ritmi cosmici con la scienza dei numeri. Infatti in tal senso si esprimeva nel suo "Discorso Sacro": "Tutto è organizzato secondo il numero".
A San Martino si attribuisce la frase suggestiva per cui i numeri sarebbero gli involucri visibili degli esseri e ne regolano non solo l'armonia fisica e le leggi vitali, spaziali e temporali, ma anche i rapporti con il Principio senza fine. Con Dio insomma. La disciplina esoterica va giù cauta con i numeri, invitando a non usarli a sproposito, poichè essi contengono forze sconosciute e nelle loro combinazioni celerebbero messaggi arcani nonchè poteri occulti.
Un saluto