Ho trovato un interessante articolo intitolato
Le dimensioni nascoste dell'universo che - almeno nella prima parte - spiega, con esempi semplici, argomenti scientifici che normalmente richiederebbero formule matematiche parecchio complesse.
Riassumendo quanto letto:
- Un essere bidimensionale (a due dimensioni / piatto come un foglio di carta) non riuscirebbe a vedere per intero un essere tridimensionale (come noi). Se avessimo un amico a 2D poterci comunicare sarebbe una sfida. Se tentassimo di parlargli le onde sonore della nostra voce si propagherebbero in uno spazio che oltrepassa i confini del suo mondo a due dimensioni, per cui ai suoi occhi appariremo come delle divinità in grado di compiere prodigi.
- Ponendoci in relazione con un essere quadrimensionale (a quattro dimensioni) la situazione precedente risulta ribaltata. Saremo noi, semplici esseri in 3D, a non poter vedere per intero il nostro amico in 4D e a considerare le sue azioni come miracolose.