IL FORUM

Ciao a tutti, io e una mia amica stasera abbiamo provato a fare la tavola ouija e dopo un 45 minuti che stavamo attendendo di parlare con uno spirito siamo entrati in contatto con un’entità che inizialmente alle nostre domande ( nome, età, colore preferito) rispondeva con parole incomprensibili fino a quando non ha iniziato a scrivere la parola “MOM” allora la mia amica le ha chiesto se fosse sua figlia e lei ha risposto no poi gliel’ho chiesto io e ha risposto di sí.
Da quel momento abbiamo iniziato a “chiacchierare” in modo anche scherzoso, il problema è che ci siamo fatte prendere dalla situazione è abbiamo chiesto informazioni sul nostro futuro e a che età sarebbero morti i nostri cari, lei ha risposto a quasi tutte le nostre domande in modo estremamente esaustivo ma senza eccedere.
Per capire se ci stesse prendendo in giro abbiamo iniziato a fare delle domande estremamente personali sul nostro conto (parlandole del nostro passato) ed ha risposto correttamente a tutto.
Infine se n’è andata dicendomi “aspettami” e chiedendoci di chiudere la seduta è che non ci saremmo più potute contattare fino a quando non sarebbe nata.
Ora non capiamo in che situazione ci siamo imbattute, se sia stata tutta una presa in giro e abbiamo parlato con un’ entità maligna o se tutto ciò possa essere possibile.
Potete aiutarci a capire per favore grazie

Ciao, innanzitutto mi piacerebbe sapere cosa vi dà la certezza di aver dialogato con un'entità, e di non esservi invece semplicemente autoingannate (in buona fede, intendo).

Poi, alcune domande / curiosità:

L' "entità" parlava sia inglese che italiano (mom, aspettami)?

Chi manovrava la planchette? Tu o la tua amica?

Le risposte personali sul vostro conto, le conoscevate entrambe?

Raenset ha scritto:
Ciao, grazie di averci risposto.
Per quanto riguarda la nostra convinzione di essere entrate in contatto con un’entitá, ne siamo sicure perchè ci è capitato due o tre volte che mentre la placchette rispondeva andava così veloce che ci partivano le dita e la placchette continuava comunque a muoversi.
Si, parlava sia in inglese che italiano, ma perché, inizialmente quando le abbbiamo domandato il nome ecc... rispondeva cose senza senso, quindi le abbiamo fatto le stesse domande ma in inglese, ed in quel momento ha iniziato a dire “mom”, poi in seguito io le ho chiesto in inglese se mi capisse e lei ha risposto no, allora le ho chiesto se parlava in italiano, e ci ha detto di sì.
La cosa che ci ha anche colpito è che solitamente quando entri in contatto con una entità, ci sia un solo interlocutore, mentre questa volta rispondeva alle domande di entrambe, anche se inizialmente voleva parlare solo con me. E per rispondere alla tua ultima domanda, su alcune domande personali sul nostro conto, le risposte non le sapevamo entrambe.

Ciao

pur non aver moo di escludere con certezza una qualche connessione paranormale, vorrei farti porre alcuni dubbi.

Com ti hanno già etto, perché l'inglese? Non ha senso, se non per le vostre menti che hanno forse in maniera inconscia composto una parola molto semplice e ben conosciuta da voi. Avete detto che la planchette si muove a caso, ci sta dovevate inconsciamente provarla... e poi come prima cosa è uscita una delle parole più semplici da trovare: m o m, ossia l'ultima lettera della prima riga e la prima vocale della seconda (se avete usato una ouija classica). Che vuol dire? Che nel movimento ampio spaziale siete passati da destra a sinistra, e dopo aver preso come punto di partenza la m e non avendo dimestichezza immediata nel trovar le lettere l'ultima chance (da abbinare a una m) di un passaggio veloce andando verso sinistra, magari abbassando il tiro, è stata la o. Di conseguenza tornando di la... mom. E non saremmo andati lontani se non aveste abbassato il tiro: m a... avete già capito come sarebbe finita.

La cosa ha avuto un grande impatto, son sicuro. Ricordo ancora le sensazioni di stupore, meraviglia e apprensione che ho avuto io la prima volta. E da questo impatto, con il cervello che ha appreso velocemente la composizione della tavola, è nato il resto. Personalmente credo che vi siete dati da sole le risposte che cercavate. E' vero, ognuna di voi è pronta a giurare che non muoveva la planchette, ma i movimenti ideomotori sono una cosa difficile da percepire e la suggestione crea tutto il resto. In cosa consisterebbe questa ipotesi? Nel fatto che uno dei partecipanti percepisca tramite il dito le normali vibrazioni causate da un dito stanco che punta un oggetto e percependo una forza, in modo inconscio, l'aiuta a raggiungere l'obiettivo; gli altri partecipanti che non hanno colto la vibrazione seguiranno solamente e questo rafforza la loro idea di non averne responsabilità. Un volta composta la risposta, altro giro altra corsa, il protagonista inconscio potrebbe cambiare, in modo che si possa rispondere alle domande private di tutti, ma al tempo stesso dare a tutti la certezza di aver solo seguito (quello che effettivamente han quasi sempre fatto).

Più che altro mi preoccuperei della vostra suggestione. Avete fatto domande sul futuro, potreste rovinarvi le occasioni che vi capiteranno pensando al responso che vi siete date, così come inconsciamente potreste agire in modo da creare le condizioni che le rivelazioni accadano davvero, nel bene e nel male. Finché è nel bene beh... tanto di guadagnato... aver successo tramite le proprie mani è bene, rovinarsi un po' meno.

Condivido il pensiero di Emiliano sull'origine dei movimenti. Se avete qualche dubbio, basti pensare che in stato di ipnosi, che altro non è se non una forma di suggestione molto potente, si può eseguire l'esperimento della levitazione del braccio: l'ipnotista suggerisce all'ipnotizzato che il suo braccio comincerà a diventare sempre più leggero ed infine a sollevarsi in aria da solo. E di solito avviene proprio che il braccio si sollevi, apparentemente senza la volontà dell'ipnotizzato.
In realtà è sempre il cervello che comanda al braccio di alzarsi, solo che la suggestione fa sembrare che non sia così.
Come ha ben spiegato Emiliano, nel caso della planchette occorre ancora meno intervento muscolare perché basta una spinta impercettibile per variare la direzione del movimento.

Condivido anche i timori per il tipo di domande rivolte alla presunta entità. Che sia vero oppure no che siete entrate in contatto con un'altra dimensione, trovo pericoloso fare domande sul futuro. C'è veramente da temere da questo tipo di domande perché anche se fosse solo una vostra suggestione, potreste rimanerne condizionate in maniera rilevante ed averne conseguenze negative a lungo termine.

Lasciate perdere, dedicatevi ad attività più spensierate o, se amate il mistero, fatelo in maniera che implichi di meno la vostra persona ed il vostro equilibrio psichico.

Ma con tutti gli svaghi che ci sono oggi, dico io, ma chi ve lo fa fare? Cioè perché questo masochismo?

Ciao, premesso che la tavola Ouija mi ha sempre interessato, ma non ho mai provato ad utilizzarla perché ho paura e non mi piace "disturbare" il riposo di anime potenzialmente in pace, pongo solo una domanda: è la vostra prima seduta? A maggior ragione se è la prima potreste essere state suggestionate! È un po' strana l'alternanza di lingue. E poi gli spiriti conoscono il nostro linguaggio?

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Ghost Whisperer_88 ha scritto:
E' una delle cose che dovrebbe farci riflettere che forse stiamo solo parlando con noi stessi, altrimenti perché un bimbo africano morto in africa di malaria dovrebbe parlare italiano ad esempio? Certo, c'è chi dice che in quanto entità spiritica riesce a modellare il suo pensiero per essere capitile da tutti, però è il solito discorso di aver una risposta pronta su tutto, anche se poco credibile.

Già, e mi fa venire in mente un episodio divertente vissuto quando ero ragazzino. Attraverso la chiesa, avevo conosciuto un gruppo di inglesi in visita in Italia, e tra questi c'erano due ragazze piuttosto carine con le quali ho trascorso tutta una giornata, tra le occhiatacce un po' ironiche ed un po' divertite dei loro genitori.
Quando, di fronte al cibo, è arrivato il momento della preghiera di ringraziamento, come si usa fare tra i protestanti, hanno chiesto a me di pregare.
Il papà della ragazza mi dice "You should pray in English language, because God doesn't speak Italian" (Dovresti pregare in inglese perché Dio non parla Italiano).
Un po' scherzava, ma un po' si capiva che riteneva l'italiano una lingua sconosciuta ai più e forse anche a Dio, o comunque non la sua lingua preferita.

Tornando agli spiriti, o si ipotizza che in quanto passato a miglior vita, un umano acquisisca poteri e conoscenze non in suo possesso quando era vivo, e quindi anche la conoscenza di tutte le lingue del mondo, oppure effettivamente il fantasma dovrebbe parlare la propria lingua.
Altro discorso è se pensiamo che siano in grado di comunicare a livello telepatico concetti, pensieri, emozioni. Ma non è di questo che si parla qui.

Il problema è che si parla di fenomeni dei quali non conosciamo le dinamiche, (nè tantomeno la loro veridicità). Sarebbe come chiedersi come ha fatto tizio o caio a fare la determinata cosa, quando non siamo nemmeno sicuri che l'abbia fatta. Vabbè.

Se poi consideriamo la renicarnazione, secondo la quale un'entità si potrebbe reincarnare innumerevoli volte nel corso dei secoli, in nazioni e in luighi diversi, il "patrimonio culturale" di tale entità potrebbe teoricamente comprendere la conoscenza di svariate lingue...

In questi casi allora ipotizzando di credere alla reincarnazione, abbiamo acquisito poco dalle vite precedenti, visto che conosciamo la lingua madre del Paese in cui viviamo in questa vita e le altre lingue le dobbiamo studiare, così come le altre culture.

In questi giorni ho pensato in modo piuttosto divertente che tra i personaggi stranieri che vorrei evocare eventualmente c'è Dostoevskij, uno dei miei autori preferiti per "intervistarlo", ma poco dopo mi sono posta il problema della lingua : in vita era russo e io il russo non lo so, non si può fare. Con Shakespeare ancora ancora, me la cavo con l'inglese, ma forse il suo è un inglese antico. Mannaggia.

Oppure altra ipotesi... Uno spirito potrebbe anche essere aria, o una parte dell'universo e quindi potrebbe non essere dotato di coscienza e conseguente capacità comunicativa.
Non possiamo fare che ipotesi.


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E poi, GhostWhisperer,

mettiti nei panni di questi poveri personaggi famosi, non trovano pace neppure da morti. Evocazioni, interviste, domande, ma insomma, non c'è pace nemmeno nell'aldilà?

valle ha scritto: Poveracci! Pensate che una mia collega ha la figlia minore di quasi 14 anni che studia violino da anni. Il suo insegnante di quello strumento è letteralmente fissato con la voglia di evocare i grandi personaggi del passato. Lui però non usa tavole. È convinto che esista la macchina del tempo che possa trasportarci nell'epoca che vogliamo e quindi incontreremmo tutta questa gente nel tempo giusto. Peccato che non ha mai fornito prove di questo o almeno non che io sappia. Sarebbe bello però fosse vero. Sottolineo che sua moglie la vede come lui.
Ad ogni modo è vero. Poveri personaggi, non riposano mai!

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